Data: 19 – 21 Marzo 2010
Località: Ruchenbühl
Venerdí non appena arrivati al nostro rifugio, una bella casa tutta di legno appartenente ai bisnonni di Manu, abbiamo scaricato borse e sacchi a pelo e poi siamo tornati a Interlaken per rifocillarci e fare la spesa prima dell’immersione. La strada che porta a Ruchenbühl é alquanto stretta e tortuosa, oltre che sterrata, ma val ben la pena di affrontarla, soprattutto una volta scoperto il panorama che questo angolino incantato di mondo propone: dai balconi di questa antica dimora ci si affaccia sul Lago di Thun e la vista scorre dalle sue acque cristalline fino a toccare le alte vette della Jungfrau, del Mönch e dell’Eiger stagliate contro blu intenso del cielo.
La giornata é davvero stupenda, il sole che molto spesso é stato latitante negli ultimi mesi finalmente riscalda l’atmosfera, oltre ad illuminare degli scenari davvero magnifici.
Dopo pranzo ci portiamo sulle rive del lago e iniziamo a prepararci per l’immersione, che avrà luogo a “Fischbalmen”. Basta dare un’occhiata alla superficie e scorgere la limpidezza dei primi metri di acqua per capire che il posto promette davvero molto bene. L’impressione viene subito confermata una volta immersi: l’acqua é davvero limpida, per non dire cristallina. I raggi del sole che filtrano dall’alto contribuiscono a rendere il tutto ancora più incantevole. Il fondale consiste in una leggero pendio fino a 7mt per poi scendere a strampiombo fino a oltre 100mt. Io e i miei due buddy, Ennio e Raff, scendiamo fino a 47 mt e iniziamo a costeggiare la bella parete che si para davanti a noi. Dopo poche pinnate scorgiamo, a pochi metri da essa, un banco di almeno una cinquantina di persici che veleggia tranquillo nel blu. Proseguiamo perlustrando i vari anfratti e sporgenze che delineano uno scenario davvero molto bello. Le nostre torcie si perdono nel nero degli abissi, mentre un’occhiata verso l’alto rivela tutta la maestosità del posto: la linea della parete si staglia per 40 metri sopra di noi, visibile quasi nella sua interezza. Cose che capitano poche volte nei laghi alle nostre latitudini. Dopo un tempo di fondo di 25 minuti iniziamo la risalita e facciamo le previste soste di deco, per un runtime totale di 55 minuti.
Riemergiamo soddisfatti ed appagati, e mentre riordiniamo il materiale gustiamo una birra di aperitivo, con il sole che piano piano cala dietro le alpi bernesi e la sera che si fa strada silenziosa. A casa ci aspetta una lauta cena a base fondue al formaggio, preparata ottimamente dagli chef Raff e Fabio. I pentolini fumano colmi di formaggio fuso al centro del tavolo e tra una pucciata e l’altra, chiacchiere e allegria, si tira tarda sera. Barcollanti raggiungiamo il nostro giaciglio notturno (dal quale per fortuna ci separano solo le scale), non prima peró di una sosta in quella che é stata soprannominata da Raff la “zahne putzen zone”.
Il giorno dopo il risveglio per tutti é dato da un antipatico contadino che alle 7 del mattino non ha trovato niente di meglio da fare che soffiare via le foglie dal suo giardino. Con lo stomaco ancora appesantito dai fasti della sera precedente facciamo colazione, e poi ci prepariamo per la giornata: pit-stop ricariche al fornitissimo Tauch Treff Thunsersee, dopidiché via verso Berna.
Purtroppo la giornata non é bella come la precedente e il cielo grigio non promette molto bene. Una volta arrivati a Berna facciamo un giretto nel mercato locale e passiamo davanti (e dietro) a Palazzo Federale, per poi rituffarci nelle viuzze caratteristiche del centro, piene di negozi decisamente strani ed improbabili cantanti di strada. Una capatina allo Zytglogge, mentre nel pomeriggio si fa tappa alla famosa fossa degli Orsi, nuova e decisamente più grande di quella passata. La pioggerellina scende incessante e non da tregua purtroppo.
Una volta rientrati gustiamo aperivo e cenetta, e dopo le consuete chiacchiere ed improvvisate lezioni di schwiizerdütsch si va tutti a nanna.
Domenica, ultimo giorno della nostra uscita, riordiniamo casa e cose e partiamo: prima del rientro peró si torna a Fischbalmen per la seconda immersione del weekend. Ci dividiamo sempre in due gruppi: Monique e Fabio; Ennio, Raff e la sottoscritta. Decidiamo di stare un po’ meno profondi rispetto al venerdí, cosí dopo aver raggiunto la quota di 40mt costeggiamo la parete per un tempo di fondo di 25′. L’acqua é sempre limpidissima, anche se complice il brutto tempo l’ambiente risulta un po’ meno luminoso. Deco 4′ a 6 mt e 9′ a 3 mt. Runtime totale 48′. Una volta riemersi finiamo le birre rimaste e andiamo in un vicino snack-bar a pranzare prima di prendere la via di casa: Schnipo per tutti! Il weekend termina con una pizzata in terra ticinese, e già si progettano le prossime uscite.
Un grazie speciale a Manu e Fabio per la bella idea e l’organizzazione e grazie anche gli altri compagni di viaggio Elena, Raff, Monique ed Ennio per l’allegria che sanno sempre donare 🙂
Chuchichäschtli a tutti! 🙂
No responses yet